Attrarre nuovi clienti grazie ai Freebie

Articolo: attrai nuovi clienti grazie ai Freebie

Una strategia che può essere molto efficace in un mercato competitivo, dove è sempre più difficile attirare nuovi clienti, è offrire un freebie, ovvero un prodotto o servizio gratuito che possa soddisfare immediatamente un’esigenza del tuo potenziale cliente.

Un vantaggio che viene offerto agli utenti in cambio di un’azione, quale la compilazione di un form, di un sondaggio, l’iniziare a seguire una pagina o un profilo oppure il mettere like ad un contenuto.

Risponde al principio di reciprocità: io do a te, tu dai a me. Uno scambio di favori, in cui le persone restituiscono ciò che si è dato a loro per primi.

Quando ad esempio in cambio di un ebook gratuito (freebie), viene richiesta l’iscrizione alla newsletter.

I freebie possono essere utilizzati per una varietà di scopi, tra cui:

  • Acquisire nuovi clienti: perfetto per attirare l’attenzione e convincerli a provare i tuoi prodotti o servizi.
  • Aumentare la consapevolezza del marchio: può aiutarti a far conoscere il tuo marchio a un pubblico più ampio.
  • Generare lead: può essere utilizzato per raccogliere informazioni sui potenziali clienti, come il loro nome, indirizzo email, numero di telefono.
  • Contatti Newsletter: può servire a incrementare la lista contatti della tua newsletter.
  • Convertire lead in clienti: può aiutare a convincere i potenziali clienti a diventare clienti paganti.
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Come creare un Freebie efficace

Per creare un freebie efficace, è importante considerare fattori come il target di riferimento. Il freebie infatti deve essere progettato per la tua nicchia o non raggiungerà il suo scopo.

Nonostante debba essere gratuito, dovrà avere un discreto valore. Il freebie deve offrire un aiuto reale ai tuoi potenziali clienti. Se non conterrà valore possono succedere due cose: o non farà presa sulla tua audience (quindi nessuno cliccherà la tua CTA), o nessuno acquisterà i tuoi prodotti o servizi se già il tuo freebie è scadente.

Ultima caratteristica ma forse la più importante, la facilità di accesso. Il freebie per sua natura deve essere facile da ottenere, quindi usa meno passaggi possibili, rilascialo gratis e fai in modo che il tuo potenziale cliente si debba sforzare il meno possibile per riceverlo.

Esempi di Freebie per attrarre nuovi clienti

Ecco alcuni esempi di freebie che puoi offrire, in base al tuo business:

  • Campione di prodotto o servizio gratuito: una prova gratuita, un coupon per uno sconto, sono i freebie più diffusi.
  • Contenuti informativi o formativi: un e-book, un webinar, un video tutorial.
  • Assistenza: come una consulenza gratuita, un’assistenza tecnica gratuita, fanno si che il tuo brand sia più vicino al tuo cliente.

Quando offri un freebie, è importante promuoverelo adeguatamente. Non commettere l’errore di pensare che, visto che è gratis, non abbia bisogno di un budget o una strategia promozionale. Puoi farlo sui tuoi canali social, sul tuo sito web, o nella tua newsletter.

Ecco alcuni consigli per promuovere un freebie:

  • Crea un landing page dedicata al freebie.
  • Utilizza un titolo e un’immagine accattivanti.
  • Inizia con una call to action chiara.
  • Promuovi il freebie sui tuoi canali di marketing.

Offrire un freebie è un modo efficace per attirare nuovi clienti e aumentare la consapevolezza del marchio. Con un po’ di pianificazione e promozione, puoi creare un freebie che ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi di marketing.

Dai uno sguardo ai nostri visitando la pagina dedicata alle risorse gratuite, scarica quello che fa per te e iscriviti alla newsletter di Lycan per ottenere i nuovi freebie in uscita.

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Usare i social nel 2023

Usare i social nel 2023

Dovremmo cambiare il modo di usare i social nel 2023? Si sono evoluti o sono peggiorati negli ultimi tempi?

Sono diventati sempre più uno strumento lavorativo, su questo siamo tutti d’accordo. Hanno offerto possibilità a chi non ne aveva e aumentato la notorietà dei brand.

Ma utilizzarli al meglio non è semplice, sfruttare il loro enorme potenziale è un vero e proprio impegno.

Il consiglio più utile che possano darti è rivolgerti a chi gestisce canali social per mestiere, perché anche possedendo le conoscenze non è detto che tu possa stare al passo con i cambiamenti repentini che li caratterizzano.

Sicuramente avrai già intuito la risposta alla prima domanda. Si, i social cambiano continuamente, è dunque necessario cambiare spesso il modo di usarli. Vediamo quali sono le costanti e le variabili.

Comunicare il tuo Brand

Per usare i social nel 2023 potrai sempre contare su una costante, i social continuano ad essere uno dei mezzi migliori per la comunicazione del tuo Brand. Non importa se il tuo network sia locale, nazionale o internazionale.

Costruire una community attiva è incredibilmente vantaggioso, i grandi Brand lo hanno capito da un pezzo e nonostante possano permettersi grandi investimenti in pubblicità, i loro canali social mirano ad avvicinare il loro pubblico con un rapporto più personale, tramite strategie che potresti adottare anche tu nel tuo piccolo business.

Le persone sono infatti attratte da chi tiene in considerazione i loro bisogni come consumatori, da qualcuno che li ascolti e faccia qualcosa per risolvere i loro problemi. La tua comunicazione dovrà sempre tenere in considerazione questo concetto e frapporsi fra la tua offerta e i bisogni dei tuoi clienti.

Comunicare bene il tuo brand sui social nel 2023
Photo by Loc Dang on Pexels.com

Nonostante sembri un discorso semplice, nasconde innumerevoli difficoltà. Prima di tutto perché le persone odiano i “venditori”, quindi tendenzialmente scartano più facilmente una comunicazione finalizzata esclusivamente alla vendita.

Il primo passo è quindi quello di conquistarli, ispirarli, consigliarli, diventare un loro punto di riferimento e conquistare la loro fiducia prima di poter vendere il tuo prodotto.

Il motivo è che l’atto dell’acquisto viene quasi sempre fatto a livello emotivo, non razionale, è dunque fondamentale coinvolgere il tuo potenziale cliente e instaurare con lui un legame emotivo. La vendita sarà solo una semplice conseguenza.

Ma come si fa a coinvolgere emotivamente qualcuno? Come si instaura un legame autentico fra Brand e Cliente?

Semplice. Racconta una storia!

Sui social regna lo storytelling

I social non sono altro che una raccolta di racconti. Se volete usare i social nel 2023, esaminate bene ciò che condividono i vari influencer.

Non fanno altro che raccontare storie: cosa hanno fatto stamattina, dove sono stati a cena o il loro ultimo viaggio.

In questo modo stringono con il loro pubblico un legame unico, emotivo, che permette loro di costruire gli imperi che conosciamo.

Usare lo storytelling sui social nel 2023
Photo by Andrea Piacquadio on Pexels.com

Con questo non voglio certo dire che dovremmo essere tutti influencer, ma di utilizzare lo storytelling per veicolare il messaggio del nostro Brand. Coinvolgere il tuo pubblico con una storia interessante.

Ovviamente ciò che racconti dovrà essere inerente a ciò che vendi, ai tuoi servizi, condividendo la tua esperienza personale, o l’esperienza del tuo Brand.

Racconta dei clienti soddisfatti, la loro storia e i loro successi grazie al tuo prodotto. Alle persone piace sapere che ci sono altri con i loro stessi problemi e saranno più inclini a rivolgersi a te per una soluzione.

Sponsorizza poco e bene

Se all’inizio non hai un grande pubblico, ovviamente sarà necessario dare un boost ai tuoi post per farli vedere a più persone. Non pensare però che investire fiumi di denaro in sponsorizzate possa sicuramente aiutare il tuo business.

Ciò che devi tenere a mente, per usare i social nel 2023, è sempre il rendimento delle tue ads. Quindi, prima di destinare fondi infiniti a ogni tuo post, gioca di strategia.

Individua quello che ha già avuto più successo (in organico) e collegalo alla tua offerta migliore per convertire più clienti possibili. In questo caso non è importante quanta gente veda il tuo post (impression), ma quanti saranno disposti a contattarti per avere maggiori informazioni.

Se ottimizzerai bene la campagna con il giusto target, vedrai che i tuoi clienti cresceranno senza che il tuo portafogli si svuoti.

Usare i social nel 2023 per creare il tuo database

Seguendo questa linea d’azione per le tue sponsorizzate, potrai usare i tuoi canali social per creare o rinfoltire il tuo database di potenziali clienti per le tue campagne e-mail marketing.

Ricorda sempre che è molto difficile contattare singolarmente ogni tuo follower sui social, sarà più facile con un ricco database di potenziali clienti, interessati al tuo Brand, tramite e-mail.

Ci sono parecchi metodi per ottenere gli indirizzi e-mail dei tuoi follower tramite ads.

Il metodo più semplice è dar loro un freebie, un download gratuito (video o pdf) con alcuni suggerimenti o guide per aiutarli a risolvere un loro problema.

Oppure puoi, per esempio, organizzare un webinar. Un incontro virtuale con cui potranno avere un faccia a faccia con te e ti aiuterà a creare con loro un rapporto di fiducia più stretto.

Usare i social nel 2023 per creare un database

Video come contenuti di valore

Per quanto sia ancora di fondamentale importanza conoscere il Copywriting per la scrittura delle caption, su post, ads e blog, nel periodo attuale i migliori contenuti da creare sono sicuramente in formato video.

Grazie a TikTok e ai Reel si Instagram, il formato video per trasmettere contenuti di valore è diventato quasi obbligatorio.

Le piattaforme social spingono, molto più dei post statici, i contenuti dinamici. Ogni piattaforma con il suo algoritmo ovviamente.

Per esempio TikTok spinge più i contenuti spontanei, dove si prende lo smartphone e si comincia a riprendere.

Instagram invece spinge di più il coinvolgimento visivo, la qualità del video e del montaggio.

In ogni caso se vuoi che il tuo Brand comunichi al meglio sui social nel 2023 dovrai tenere in grande considerazione il formato video, sia per la copertura organica, sia per le ads.

Usare i social nel 2023, punta sui contenuti video
Photo by Artem Podrez on Pexels.com

Evoluzione o regressione nell’uso dei social nel 2023

Nel 2023 i social offrono strumenti straordinari, ma come tutti gli strumenti, siamo noi a usarli per far evolvere il nostro Brand o rinunciarci e farlo regredire. I social restano sempre un mezzo, il modo di usarli farà sempre la differenza.

Fatti furbo e gioca di strategia, crea i contenuti adatti al tuo Brand, possiamo consigliarti noi la strada giusta da percorrere.

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Blue Monday, usarlo al meglio per il tuo brand

blue monday

Il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, una metafora che calza a pennello con quello che hanno attraversato i nostri brand negli ultimi anni, ma possiamo usarlo a nostro favore per rinnovarci e rimetterci in piedi.

Un’equazione di pseudoscienza ha dato vita al Blue Monday, formata da fattori quali: la fine delle feste e la lontananza delle prossime, le basse temperature, i chili di troppo presi durante i cenoni, il portafogli alleggerito dai regali di Natale.

A questo aggiungiamo il ritorno in ufficio e la routine quotidiana che ci ha già annoiato dalla prima settimana. Per questo si celebra il terzo lunedì di gennaio (solo nell’emisfero boreale).

Nascita del Blue Monday

Forse pochi sanno che questa ricorrenza non è stata altro che una trovata di marketing, nata nel 2005 da Sky Travel al fine di convincere le persone che per sconfiggere la tristezza di questo giorno, la migliore opzione era acquistare un viaggio.

Sembrerà ridicolo, ma un’idea così semplice ha creato poi un trend che tutti noi conosciamo. Forse perché, anche non essendoci un vero fondamento scientifico dietro, ci spinge a fare i conti con l’inizio di un nuovo anno e la realtà che viviamo.

man tattooed praying
Photo by Ric Rodrigues on Pexels.com

Trasformare i momenti di sconforto

Allora come possiamo usare questo trend per migliorare qualcosa, ad esempio il nostro brand? Così da trasformare la tristezza in determinazione e voglia di cambiare e migliorare.

Nel settore digitale si sfruttano queste settimane di gennaio per sviluppare ad esempio il piano editoriale per tutto l’anno. Organizzare social, campagne pubblicitarie e calendarizzare tutto.

Quindi mentre ci occupiamo del nostro piano editoriale, ne approfittiamo per darvi qualche consiglio. Potrete trasformare il Blue Monday in una giornata positiva per migliorare il vostro brand.

7 punti su cui lavorare

  • Scrivete gli obbiettivi che volete raggiungere nel nuovo anno, principali ed intermedi, in modo da avere sempre un punto di riferimento da raggiungere.
  • Fate una lista degli errori che avete commesso nell’anno precedente, in modo da non ripeterli in questo. Per poter migliorare è necessario capire dove abbiamo sbagliato.
  • Cominciare delle buone abitudini, che creino efficienza nelle nostre giornate. Ad esempio svegliarsi 30 min prima la mattina, usare meno l’auto e più la bici per fare movimento se si sta tutto il giorno in ufficio. Ritagliarsi il tempo per gli hobby, come la lettura, lo sport, perché lavorare troppo peggiora l’efficienza.
  • Evitate di procrastinare, se avete tempo di fare una cosa, fatela subito. Per questo è bene organizzarsi, se tendete a rimandare tutto, vi ritroverete con una infinità di cose da fare e il tempo vi sembrerà poco.
  • Serve un atteggiamento positivo. Può sempre essere la chiave di tutto, guardare il lato positivo crea sempre la voglia di andare avanti. Quindi adottate sempre delle positive vibes anche nel vostro brand.
  • Cercate sempre idee nuove, prendere ispirazione, non copiare. Ritagliatevi del tempo per fare brain storming, non è mai tempo sprecato, semmai investito.
  • I professionisti esistono, usateli. Fare tutto da soli può essere un buon allenamento per le vostre competenze, ma per i risultati servono i professionisti, non sottovalutate mai i vari aspetti del business.
  • Uscite fuori dalla vostra confort zone. Un consiglio che tutti dovremo incorniciare davanti la nostra postazione di lavoro. Se rimaniamo sempre nella nostra zona di protezione non scopriremo mai niente di nuovo e questo ci demoralizzerà, trasformando tutti i gironi in Blue Monday.

Per il brand e per se stessi

Questi piccoli consigli sono validi per il vostro brand e per la vostra vita, perché tutti i brand sono formati da persone e le persone hanno alti e bassi. Per questo è importante per un azienda, non solo raggiungere gli obbiettivi, ma prendersi cura delle persone che la compongono.

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Usare le parole giuste nella comunicazione

In qualsiasi tipo di comunicazione è essenziale usare le parole giuste, sia nella comunicazione verbale che in quella visiva. Quando sfoggiamo paroloni al nostro interlocutore, invece di catturare la sua attenzione, la perdiamo.

A volte ci sforziamo di trovare le parole giuste, per sembrare più intelligenti, preparati, capaci. Ci piace pensare che la gente veda questo di noi, ma succede esattamente l’opposto.

Questo accade perché se le informazioni sono facili e fruibili stimolano emozioni positive nel destinatario del messaggio.

A prova di bambino

Paradossalmente, più il nostro linguaggio diventa semplice e alla portata di tutti, più sembriamo simpatici, intelligenti e capaci.

Imporre invece uno sforzo cognitivo porta inevitabilmente ad una drastica diminuzione dell’attenzione.

Se non riesci a spiegarlo a un bambino di 6 anni, non l’hai capito nemmeno tu.

Albert Einstein

Usare parole meno complicate e strutturare in modo semplice le frasi, porta sicuramente ad una comprensione migliore del messaggio, evitando interpretazioni errate.

Considera sempre il contesto

Di certo c’è da considerare sempre il contesto in cui avviene la comunicazione.

Se discutiamo su un argomento complesso, certamente le parole giuste saranno anch’esse complesse, in modo da creare le giuste sfumature semantiche.

In questo caso però anche il nostro pubblico deve avere la giusta competenza di linguaggio per evitare lo sforzo cognitivo.

Se questo non avviene e usiamo “paroloni” solo per sembrare più intelligenti, la comunicazione non volgerà a nostro favore.

Le parole giuste nel marketing

Nel marketing per esempio, le parole giuste non sono lunghe o complesse. Sono brevi, di facile comprensione, utilizzate nei punti giusti di una frase, con il giusto tone of voice.

La comunicazione pubblicitaria, si basa su una semplice e veloce comprensione del messaggio, usando parole come: scopri, nuove, affrettati, bonus, esclusivo, veloce, e via discorrendo.

Quando queste parole si incastrano con arte in un messaggio, possono avere una potenza comunicativa incredibile.

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OKUDA, la sua Street Art in mostra a Bologna

Okuda in mostra a bologna

L’universo colorato e surreale di Okuda sbarca in Italia, Bologna ospita le opere dell’artista spagnolo in ben due location, avete tempo fino al 4 dicembre.

Chi è Okuda?

Okuda San Miguel è un pittore e scultore spagnolo, conosciuto in tutto il mondo per la sua street art armonica e geometrica che trasporta in un surreale universo colorato.

Le sue opere dominano piazze e parchi di tutto il mondo, dalle sculture ai murales in larga scala, come uno strappo colorato nel grigio cittadino.

OKUDART universo parallelo

L’ OKUDART si inquadra in un Pop Surrealismo, districato di forme geometriche e colori sgargianti, trasudando tutti gli elementi dell’arte di strada.

Ogni opera manifesta interrogativi sul senso della vita, l’esistenzialismo, l’infinito e l’universo. Evidenzia le contraddizioni della falsa libertà della società, la conflittualità fra tradizione e innovazione.

Fare della street art in questa maniera, non vuol dire solo abbellire le città, va ben oltre il senso estetico, significa dare la possibilità alle persone di riflettere alla vista dell’opera.

Veicolare una sorta di visione del e sul mondo da un punto di vista diverso, mescolando culture, animali, elementi architettonici e umani.

Viaggiare è la chiave di Okuda, i suoi viaggi alimentano la sua creatività, esplorare nuove realtà e confrontarsi con esse.

In esposizione fino al 4 dicembre

Il modo migliore per conoscere un artista, non sono di certo le parole, ma le sue opere, che potrete trovare a Bologna fino al 4 dicembre.

Uno dei poli espositive sarà nell’ex chiesa di San Mattia, con le opere “kolossal”, l’altro al MAGMA Gallery, con le opere “micro”.

Un dualismo che si estende dalle opere alle location, unendo l’antico e il moderno in un “Metaverso Rinascimentale”.

Metaverso è la parola del momento, ora che Facebook è esploso con questa nuova realtà fatta di avatar, proiettando l’umanità verso una nuova era. Come anche l’arte con la Crypto Art e l’avvento degli NFT.

E Rinacimentale, per celebrale l’Italia, quale modo migliore di esporre le opere in una chiesa.

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Essere Creativi

Essere creativi - Lycan Creative

Essere creativi, dote innata o si può imparare? Quali sono gli stimoli per migliorare la creatività?

Nonostante i luoghi comuni, essere creativi è qualcosa che riguarda tutti noi, la creatività non è una dote concessa a pochi.

Analizziamo il processo creativo e vediamo come possiamo usare la nostra creatività, se possiamo alimentarla o cosa può frenarla.

Cos’è la creatività, come essere creativi?

Un concetto assai complesso che si è trasformato nel tempo, di certo non una proprietà unica, ma il prodotto complementare fra elementi solitamente contrapposti.

Spesso confusa con l’intelligenza, test più dettagliati sul QI e sul telento creativo, hanno dimostrato che in realtà non serve un alto quoziente intellettivo per essere creativi.

La psicologia ha individuato alcuni aspetti che possono identificare un soggetto creativo:

  • La capacità di produrre un flusso di idee indipendentemente dalla loro attitudine al problema.
  • Riuscire a passare da una strategia, flusso di idee o schema ad un altro.
  • Trovare soluzioni uniche e insolite.
  • Elaborare idee con ricchezza di particolari, collegati sensatamente tra loro.
  • Una spiccata sensibilità ai problemi, rielaborando l’uso comune degli oggetti e riorganizzando le idee in forme nuove.

Il processo creativo comprende una complessa interazione tra elementi cognitivi ed affettivi.

Una ricerca dimostra che questo processo intraprende prima una fase generativa, in grado di creare modelli mentali come potenziali soluzioni a un problema.

A questa fase associativa tramite pensiero intuitivo, ne segue una valutativa, che considera le diverse opzioni e sceglie la migliore, tramite un processo analitico sulla relazione causa-effetto.

Essere creativi significa utilizzare in modo complementare intuizione e deduzione, immaginazione e ragione, emozione e riflessione.

La creatività è il punto di congiunzione fra il pensiero divergente e quello convergente, l’unione dei due famigerati emisferi del cervello che funzionano all’unisono.

Come essere creativi
Photo by Jill Wellington on Pexels.com

Il ruolo delle emozioni

Sarà successo a tutti di attraversare momenti difficili e avere ripercussioni sulla propria creatività, o viceversa. Questo avviene a causa della complicata relazione che le emozioni innescano sui processi creativi.

Le emozioni sono responsabili di una creatività altalenante, influenzandola con la valenza edonica, l’attivazione emotiva e la motivazione.

L’influenza emotiva è direttamente proporzionali alla creatività, quindi se veniamo pervasi da emozioni positive la nostra creatività ne beneficierà, con quelle negative ne risentirà.

Entrando più nello specifico, sono le emozioni con maggiore attivazione emotiva quelle che favoriscono la creatività, per esempio la felicità. Mentre le emozioni con più bassa attivazione emotiva (o arousal), come la tranquillità, hanno un minore impatto sull’essere creativi.

Attraversando momenti emotivamente negativi, al contrario, riduciamo drasticamente la flessibilità cognitiva che ci impedirà di trovare nuove soluzioni.

Personalità e creatività

In generale si pensa che la creatività vada a braccetto con una personalità insolita, stravagante, a tratti bizzarra, forse in linea con tanti personaggi famosi che alimentano questo luogo comune.

In realtà essere creativi non comporta necessariamente una personalità al limite del disadattamento. Anche se anticonvenzionali e fortemente indipendenti, i creativi hanno personalità solitamente nella norma.

Motivazione

Essere creativi significa essere motivati più da una realtà simbolica o da concetti astratti dal valore intrinseco, per esempio “il bello”, il vero”, “l’interessante”. Una persona creativa non considera motivanti invece soddisfazioni materiali, come il successo o la ricchezza.

La motivazione aiuta ad essere creativi, come si fa a motivare una persona creativa
Photo by Alexas Fotos on Pexels.com

Interconnessione degli interessi

Un particolare tratto della personalità creativa è un numero di interessi maggiore alla media che queste persone riescono a coltivare. Ma non si fermano qui, riescono a connettere e combinare le loro conoscenze tramite immaginazione e metafora, per creare nuovi percorsi di idee.

Serve apertura mentale per essere creativi

Questo modo di interfacciarsi col mondo crea un elevato grado di apertura mentale, che mette in discussione preconcetti e barriere, ma rimane anche aperto a nuove esperienze e soprattutto accetta pensieri irrazionali.

Migliorare la creatività

Ognuno di noi possiede un potenziale creativo che può sempre essere sviluppato, non riguarda solo l’arte o la musica. Aprite la mente e provate a migliorare il vostro livello creativo, vedrete che avrà applicazioni in ogni istante della vostra vita.

In generale, per essere creativi o continuare ad esserlo, bisogna impegnarsi a sviluppare un pensiero divergente, ovvero cercare insoliti collegamenti tra le idee.

Rispetto al pensiero convergente, che punta ad una sola migliore soluzione ad un problema, il pensiero divergente si apre a tutte le novità e le possibilità.

Sviluppo del pensiero divergente

Esistono alcuni suggerimenti per lo sviluppo del pensiero creativo:

  1. Sorprendere e sorprendersi, sempre, senza mai dare nulla per scontato, coltivando questà capacità verso di noi e verso gli altri.
  2. Impegno e sfide, portando avanti un impegno intraprendente, e cercare di portarlo a termine nel miglior modo possibile.
  3. Approfondire e appassionarsi, andare in fondo ai nostri interessi, investendo maggiormente il tempo in ciò a cui aspiriamo o amiamo.
  4. Aprire la mente, scoprendo più punti di vista sul problema.
  5. Rilassarsi e riflettere, travare sempre il mood ideale per arrivare ad una soluzione.
Il pensiero divergente è essenziale per essere creativi

Quando lasciamo il pensiero libero di fare associazioni o cambiare direzione, inneschiamo processi in grado di sovvertire l’ordine attuale delle cose, trovando strade e connessioni nuove, possiamo superare le barriere mentali mantenedo attiva la nostra mente.

Gli esercizi più semplici per sviluppare la creatività, stimolano il pensiero a percorrere trade differenti.

Ad esempio immaginare di vivere situazioni ipotetiche, tipo come sarebbe la nostra vita se vivessimo in fondo al mare. O costruire disegni partendo da forme astratte. Anche costruire una storia da alcune parole, o trovare nuovi usi a oggetti comuni.

Tutto questo è alla portata di tutti, non servono dottorati per sviluppare un pensiero creativo.

Cosa frena una mente creativa

Essendo il pensiero creativo legato strettmente alla motivazione intrinseca, quello che potrebbe innescare una brusca frenata al processo creativo sono per esempio i vincoli esterni legati a scadenze, lavori sotto pressione o sorveglianza, insomma tutto ciò che limita l’autonomia.

Può essere di vitale importanza, per i manager, capire che nei lavori che richiedono creatività, sia più proficuo conoscere e supportare le passioni e gli interessi dei propri dipendenti.

Incentivare le loro passioni o aspirazioni, che sicuramente non comprendono il migliorare la valutazione personale o il proprio reddito, può essere efficacie quanto un aumento di stipendio o una promozione.

I meccanismi neurali

Prendendo in considerazione gli ultimi studi di neuroscienza, in materia di meccanismi neurali legati alla creatività, si è arrivati a considerare il ruolo dell’asimmetria emisferica.

In passato si credeva che l’emisfero creativo, quello destro, fosse totalmente responsabile delle doti creative, e quello sinistro della nostra parte razionale.

Con le conoscenze attuali sembra alquanto irrealistica questa ipotesi, in quanto sappiamo adesso che esistono molteplici aree cerebrali che si attivano simultanemente durante un processo creativo.

Possiamo quindi considerare la creatività una complessa interazione fra processi cognitivi, (anche ordinari come memoria e attenzione) e le nostre emozioni.

cosa dice la neuroscienza sulla creatività
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Il ruolo della corteccia prefrontale

Anche se non esiste una risposta certa fra i ricercatori, si può considerare anche il coinvolgimento della corteccia prefrontale nel pensiero creativo.

Questa regione è implicata nella pianificazione dei comportamenti cognitivi complessi, nell’espressione della personalità, nella presa delle decisioni e nella moderazione della condotta sociale. L’attività basilare di questa regione è considerata la guida dei pensieri e delle azioni in accordo ai propri obiettivi.

Essere creativi, in conclusione

A quanto pare il processo creativo o divergente, non è un qualcosa di innato e può essere sviluppato nella vita di tutti i giorni. Alcuni fattori possono amplificarlo o frenarlo, come le emozioni e il contesto sociale, ma non sappiamo ancora tutto su come essere creativi.

Le scienze neurologice lavorano duro per dare risposte concrete su una delle meraviglie della natura, il cervello umano. Ancora però si sa solo che la creatività è qualcosa di complesso e articolato, ma che può essere qualcosa di meraviglioso quando viene incanalato ed espresso.

Essere creativi non è una prerogativa degli artisti, ma dell’essere umano, cerchiamo di sviluppare la creatività come strumento per allargare i nostri orizzonti e forse potremo vivere in un mondo migliore.

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